Con l’arrivo dell’estate si intensificano anche le punture degli insetti. Nella maggior parte dei casi sono fastidiose, ma innocue. Possono provocare dolore, prurito, arrossamento e gonfiore e guarire nel giro di pochi giorni. Ma, per alcune persone, le punture di insetti sono causa di reazioni allergiche anche gravi. Per questo motivo è importante saper riconoscere le punture dei più comuni insetti, per poter agire al meglio in caso di emergenza.
I sintomi di una puntura variano a seconda del tipo di insetto e della sensibilità soggettiva.
I più comuni sono:
gonfiore
ponfo nella zona interessata
eruzione cutanea
arrossamento
prurito intenso
dolore.
Lo shock anafilattico è uno scompenso del sistema circolatorio e respiratorio che si manifesta con:
pallore
sudorazione
nausea
vomito
difficoltà respiratorie.
In questi casi, è richiesto l’intervento immediato di un medico o bisogna andare al pronto soccorso.
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità), a questo proposito, spiega come comportarsi.
In particolare, in caso di morso o puntura di insetto è necessario:
Rimuovere con attenzione il pungiglione.
In caso di morso di zecca, va rimossa la zecca intera.
Applicare sulla ferita per almeno 10 minuti prodotti freddi (acqua fredda, fazzoletti bagnati in acqua fredda o ghiaccio) per ridurre il gonfiore.
Non grattare o sfregare la ferita e l’area attorno, anche se prude, per ridurre il rischio di infezione.
Evitare di usare medicamenti “tradizionali” o “fatti in casa” quali aceto o bicarbonato di sodio.
Chiedere in farmacia o al proprio medico prodotti per ridurre il dolore, il prurito e il gonfiore.
Normalmente la ferita e i disturbi regrediscono in 2-3 giorni.